Lettori fissi

mercoledì 2 maggio 2012

Di nuovo 15 anni...

Oggi non è una buona giornata! Rendersi conto che il grande amore della tua vita, il teatro, non ti dà più niente. Sono rigida e tesa come una corda di violino, non riesco a lasciarmi andare e questo in generale. Questo mio modo di essere sta interferendo con ciò che una volta mi dava più gioia in assoluto, non mi piace e mi arrabbio soprattutto con me stessa. Poi è vero, non tutti i mali vengono da me, se sono tesa non è solo colpa mia e della mia paura di sbagliare sul palco, forse l'ambiente della mia compagnia non è più così sereno da consentirmi di stare veramente bene. e poi ci si mette anke lui! Senza palle!!! Appena mi lascio andare anke solo per un attimo, ecco che vengo punita...strano che tu abbia sempre un impegno...forse se fossi più diretto faresti meno male...e poi in modo molto stupido penso anke ke tu t rivolga a me...stessa differenza, troppa differenza...e se t riferissi alla mia età? Sono una bambina con una cotta per un uomo maturo? E' così che mi vedi? Che palle! Non dovevo espormi così...forse...Ti ho spaventato...Confusa...E così mi ritrovo a piangermi addosso, di nuovo, come se avessi di nuovo 15 anni. Chi lo dice che sono cresciuta? Gelosa della donna invisibile, ipersensibile, farfalle nella pancia, scottante delusione...Si! Ho di nuovo 15 anni...

venerdì 13 aprile 2012

Bisogno di comunicare

Bisogno straordinario di comunicare. Sento un ansia incredibile in questi giorni, in casa le cose non vanno nei migliori dei modi e cerco di combattere con ironia, cosa che non mi appartiene particolarmente. Vorrei però che l'ironia diventasse parte del mio modo di essere, perchè è un modo per vivere meglio. Non so come affrontare i prossimi mesi tante cose si sovrappongono: il viaggio, la malattia mentale di nonna...la malattia di mamma che potrebbe ripresentarsi e che mi spaventa. Un passo alla volta voglio affrontare tutto. Non potevo scegliere peggiore/migliore per andarmene via, da una parte l'idea di lasciare questa casa di urla e di pianti non fa che rendermi serena dall'altra l'idea di lasciare mamma e papà da soli mi spaventa moltissimo. Un passo alla volta. Respira. Respira. Momento di sfogo finito, in realtà con la mia serenità interiore e la mia incrollabile fede affronterò ogni cosa.

giovedì 5 aprile 2012

Primo post...Un pò di me...

Eccoci qua! Finalmente un posto dove poter parlare, confrontarmi e condividere...Lo so, faccio parte di quella piccola, minuscola parte di persone che ha conosciuto facebook prima di conoscere la possibilità di aprire un blog. Ma va beh...Forse avessi fatto questa cosa da più piccolina, avrei scritto in modo darkettuso, mi sarei lamentata del mondo e avrei scritto cose del tipo "la vita è una merda"; "va tutto male"; "dark inside"...ecc ecc ecc...e invece no, sono contenta di questo periodo della mia vita, sono serena, non felice, so di aver preso le decisioni giuste per la mia vita, so di poter essere ogni giorno una persona migliore. Da 8 mesi sono single, non sono felice per questo, ma nemmeno disperata, non credete a quelle persone che dicono di stare benissimo da sole, non dicono la verità, nessuno è felice di stare da solo. Sono dell'idea che bisogna aspettare la persona giusta nel qui ed ora, non uscire tanto per uscire ma nemmeno aspettare l'uomo perfetto che intanto non esiste. Mi sono da poco laureata, a mio parere un pezzo di carta inutile, ma che qualche soddisfazione me l'ha data. Tra pochi mesi partirò per il viaggio della mia vita, o almeno così mi piace immaginarlo, andrò in America Latina, a Quito in Ecuador, lavorerò (anche se un mio amico direbbe che questo presuppone che mi paghino e ovviamente, andando in una missione, non è così) in un centro sociale con i ragazzi di strada. Questa prospettiva di viaggio mi sta dando la forza di affrontare mille battaglie, dalle più facili (ho finalmente smesso di fumare) alle più difficili. Volevo darvi solo un assaggio di me, descrivervi le cose più importanti del mio qui ed ora...perchè è così che voglio crescere, vivere e morire, con questa gioia inarrestabile che mi fa affrontare ogni cosa!!

mercoledì 4 aprile 2012

Tanto per cominciare...filosofia di vita

Muere lentamente (Pablo Neruda)


Muere lentamente
quien se transforma en esclavo del hábito, repitiendo todos los días los mismos trayectos,
quien no cambia de marca, no arriesga vestir un color nuevo y no le habla a quien no conoce.
Muere lentamente
quien evita una pasión, quien prefiere el negro sobre blanco y los puntos sobre las "íes" a un remolino de emociones, justamente las que rescatan el brillo de los ojos, sonrisas de los bostezos,
corazones a los tropiezos y sentimientos.
Muere lentamente
quien no voltea la mesa, cuando está infeliz en el trabajo,
quien no arriesga lo cierto por lo incierto para ir detrás de un sueño,
quien no se permite por lo menos una vez en la vida, huir de los consejos sensatos.
Muere lentamente quien no viaja,
quien no lee, quien no oye música,
quien no encuentra gracia en sí mismo.
Muere lentamente
quien destruye su amor propio, quien no se deja ayudar.
Muere lentamente,
quien pasa los días quejándose de su mala suerte o de la lluvia incesante.
Muere lentamente,
quien abandona un proyecto antes de iniciarlo, no preguntando de un asunto que desconoce o no respondiendo cuando le indagan sobre algo que sabe.
Evitemos la muerte en suaves cuotas, recordando siempre que estar vivo
exige un esfuerzo mucho mayor que el simple hecho de respirar.
Solamente la ardiente paciencia hará que conquistemos una espléndida felicidad


Traduzione in Italiano

Muore lentamente (Pablo Neruda)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.